giovedì 23 luglio 2009

Microsoft una Radio


Microsoft avrà una sua radio online. Ad annunciarlo in un’intervista al Telegraph è stato l’executive producer, Peter Bale, che ha detto: “La musica e’ un’area importante per Microsoft. Stiamo così per lanciare un servizio di streaming musicale entro breve. Funzionerà su di un principio simile a Spotify, ma stiamo ancora esaminando il modello di business.” Spotify e’ un’applicazione che funziona come Last.Fm, ovvero una via di mezzo tra un social network e un motore di ricerca musicale che seleziona i brani a gusto dell’utente mano a mano che lo stesso ascolta nuove canzoni e chepermette creare playlist personalizzate.L’idea di fondo insomma è quella per cui lo stesso servizio possa vivere nel Web per arrivare su Windows Media Center, Zune, Windows Mobile e Xbox 360 indifferentemente.All’ascolto potrebbe inoltre accompagnarsi l’acquisto delle tracce, andando così a sfidare iTunes sul campo che ha affermato Apple nel mondo della musica digitale.Stando a quanto riferito dal Telegraph Microsoft presentera’ il progetto entro la fine di luglio e potrebbe scegliere il Regno Unito per iniziare la sperimentazione.

Pastore Tedesco salva Padrona



A vederlo scodinzolare, con la lingua penzoloni per il caldo di questi giorni, si direbbe che é un innocuo pastore tedesco di un anno e mezzo. Ma dietro all'aspetto da cucciolone, Black - questo il suo nome - nasconde un indole da vero cane da guardia. Proprio quello che ha salvato la sua giovane padrona, una italiana di 22 anni residente a Venaria, alle porte di Torino, da un romeno che voleva violentarla. Attento, furbo e coraggioso alla Rex, il suo famoso parente della televisione, l'animale è stato addirittura capace di far scattare la maniglia della porta dietro alla quale era rinchiuso per mettere in fuga il malvivente - Caludiu Ionut Bogdanenco, 33 anni - che è poi stato arrestato dai carabinieri. "Non so come sarebbe andata a finire se non fosse intervenuto il mio cane, gli devo la vita", dice ora Anna - il nome è di fantasia - mentre accarezza il suo salvatore a quattro zampe davanti alla caserma dei carabinieri di Venaria. E' lì, in questo piccolo centro alle porte di Torino, che ieri sera la padrona di Black è stata sorpresa nella sua abitazione dal romeno. "Ho sentito delle urla per le scale - racconta la ragazza, che ha 22 anni - e ho aperto la porta". Uno spiraglio, "giusto per vedere cosa stesse accadendo - ride ora la giovane donna - come fanno certe pettegole". Una curiosità che poteva costarle cara: "Quell'uomo ha spalancato la porta con una spallata - spiega - e mi è saltato addosso". Le sue intenzioni sono state subito chiare: "Mi ha afferrata per le spalle - riferisce la ragazza - e mi ha trascinata in camera. Mi ha buttato sul letto ed ha iniziato a palpeggiarmi". La reazione della donna è stata inutile: "Ho provato a divincolarmi - dice - ma lui mi ha bruciato con la sigaretta, prima su un seno e poi sul braccio. Allora ho iniziato a urlare, sperando che qualche vicino mi sentisse, ma non arrivava nessuno". Fino a quando è spuntato Black: "E' saltato sul letto - continua la ragazza dando una carezza al suo cane - e abbaiando lo ha messo in fuga". Una volta sola, Anna ha chiamato i carabinieri, che hanno rintracciato e arrestato l'aggressore. "Quell'uomo era ubriaco - ricorda ancora la sua vittima - e se non fosse stato per Black...". Una frase lasciata in sospeso per accarezzare di nuovo il suo cane-eroe.

mercoledì 22 luglio 2009

Facebook


Il più popolare social network della rete ha raggiunto i 250 milioni di iscritti nel mondo. Lo ha reso noto dal suo blog ufficiale il fondatore e Ceo Mark Zuckerberg, precisando inoltre che intendono continuare a sviluppare il sito per festeggiare il traguardo raggiunto. I risultati sembrano ancora più esorbitanti se si tiene conto che ad Aprile si registrarono circa duecento milioni di iscritti, quindi la crescita si attesta a cinquanta milioni di contatti in più, in soli tre mesi.Zuckemberg ha aggiunto, che la loro gratificazione non deriva solo dal tasso di crescita esorbitante ma soprattutto dal segnale di quanti rapporti interpersonali siano stati instaurati.

lunedì 20 luglio 2009

"Un piccolo passo per L'Uomo"


Un piccolo passo per l'uomo..."
"Ora scendo. Sarà un piccolo passo per l'uomo, ma un gigantesco passo per l'umanità". Neil Armstrong, comandante della missione Apollo 11, è sull'ultimo gradino della scaletta del Lem "Aquila". Poi allunga la gamba e poggia il piede sinistro sulla superficie della Luna: è il primo uomo a sbarcarvi. Sono le 4.56 e 15 secondi del 21 luglio 1969 in Italia, le 22.56 e 15 secondi del 20 luglio negli Stati Uniti. Una data rimasta storica.
Obama riceve gli astronautiIn occasione dell'anniversario il presidente Usa, Barack Obama, ha ricevuto riceve alla Casa Bianca i tre astronauti che parteciparono alla missione Apollo: Armstrong, Buzz Aldrin e Michael Collins. L'evento sarà celebrato per tutta la prossima settimana negli Stati Uniti, a partire dal Centro Kennedy in Florida, al Centro spaziale di Houston, in Texas, dove si trovava la sala di controllo, al celebre museo dell'aviazione e dello spazio a Washington, nonchè dall'Orchestra sinfonica nazionale che si esibirà in un concerto a temi musicali di film come "Guerre Stellari", "Star Trek" ed "E.T.". Il via alla missioneSono le 9.32 del 16 luglio 1969, un torrido mattido a Cape Kennedy. Un migliaio di persone è radunato nei pressi del Centro spaziale per guardare la partenza del missile che porterà il primo uomo sulla Luna quattro giorni dopo. "Go! go! go!", e accanto alla rampa di lancio si alza un coro che accompagna l'Apollo 11 nei 4 minuti prima di uscire dalla portata delle telecamere, segnando l'inizio del più grande successo della storia della Nasa.L'Apollo 11 è l'ultima tappa della corsa allo spazio iniziata negli anni '50 e rilanciata da John Fitzgerald Kennedy nel suo primo discorso davanti al Congresso americano, nel 1961, con l'annuncio che l'America avrebbe portato l'uomo sulla Luna entro la fine del decennio: "Non abbiamo deciso di andare sulla Luna perché è facile, ma perché è difficile". Un piano costato decine di milioni di dollari con tre generazioni di missioni spaziali: Mercury, Gemini e da ultimo il progetto Apollo. Un progetto che, in piena Guerra Fredda, rappresentava un vero e proprio braccio di ferro stellare tra Usa e Unione Sovietica, per affermare non solo la supremazia tecnologica americana ma anche quella missilistica. Per Kennedy, infatti, che l'impatto psicologico dell'uomo sulla Luna avrebbe dato agli Stati Uniti un vantaggio quasi insormontabile sugli avversari, che nel 1957 avevano stupito il mondo portando il primo essere umano nello spazio.L'allunaggioIl 20 luglio il comandante della missione posa per la prima volta il piede sulla superficie lunare. E la leggenda vuole che, dopo la storica frase sul piccolo passo per l'uomo, Armstrong abbia mormorato anche un "Buona fortuna Mr Gorsky": riferimento a un vicino di casa al quale, quando Neil era ancora bambino, la moglie avrebbe gridato: "Sesso orale?? Solo quando il figlio dei vicini camminerà sulla Luna".Con Armstrong, poco dopo, scende sulla Luna anche il suo compagno di viaggio Edwin "Buzz" Aldrin, mentre in orbita intorno al satellite, a bordo della capsula madre "Columbia", resta ad aspettarli il terzo astronauta della missione Apollo 11, Michael Collins. L'unico essere umano, paradossalmente, che anche volendo non può vedere in diretta televisiva l'evento, e deve accontentarsi di ascoltare l'audio dei compagni.E mentre Armstrong scende l'ultimo gradino della scaletta, nel Centro controllo missione gli scienziati e i tecnici che hanno programmato e fatto in modo che il sogno si realizzasse tremano: temono che il comandante possa essere inghiottito dal suolo lunare, o che possa non vedere nulla a causa della polvere che si solleva, spessa come gesso. Ma tutta va bene. Armstrong non volge il viso verso il Sole per non rischiare di rimanere accecato, nonostante la lamina d'oro del suo casco gli garantisca un buona protezione. L'astronauta non cammina, ma quasi striscia per paura di perdere l'equilibrio. La prima cosa che fa è raccogliere ciottoli, rocce, pietre lunari da portare a Terra per far sapere al mondo com'è fatta la Luna.La rivincitaAppena Neil conferma che tutto procede bene, dalla pancia di "Aquila" scende anche Aldrin. Il suo impatto con la Luna lo affronta con un passo deciso. E a Houston scoppia un applauso liberatorio. La prima permanenza dei due astronauti sul satellite dura due ore, quindici minuti e dodici secondi. Due ore dietro le quali c'è il lavoro di 400mila tra tecnici e scienziati dell'ente spaziale statunitense. Per affrontare la missione, gli Usa hanno investito 240milioni di dollari di allora, il costo di circa due mesi di guerra in Vietnam. Ma, sopratutto, c'è la rivincita di un intero Paese, guidato in quel momento dal presidente Richard Nixon. Una rivincita sui russi, che con Yuri Gagarin, il 12 aprile 1961, avevano ottenuto il primato del primo uomo nello spazio.

martedì 14 luglio 2009

Nuovo Codice della Strada- Ecco cosa cambia



Nuovo Codice della Strada- Ecco cosa cambia


Multe a rate, foglio rosa a 17 anni e innalzamento del limite di velocità a 150 km all’ora nei tratti autistradali dove c’è il Tutor. Sono queste alcune delle novità contenute nel disegno di legge che modifica in 60 punti il Codice della Strada che potrebbe essere approvato in via definitiva questa settimana. Il testo, licenziato tre giorni fa dalla commissione Trasporti in sede legislativa, verrà votato dalla Camera tra mercoledì e giovedì e, se non subirà modifiche, introdurrà una serie di norme che cercheranno di migliorare le abitudini degli automobilisti, con l'obiettivo di innalzare il livello di sicurezza sulle strade.GIOVANI, ALCOL E DROGAPer i più giovani le nuove norme sul Codice della Strada in discussione alla Camera possono essere giudicate sia buone che cattive. Buone perché chi già possiede il patentino per il motorino potrebbe ottenere il foglio rosa a 17 anni, anche se bisognerà fare molta attenzione una volta ottenuta la licenza di guida: nei primi tre anni si potrebbe essere soggetti a sospensioni della patente più lunghe di un terzo (alla prima infrazione) o della metà (dalle infrazioni successive) rispetto a quelle previste per gli altri automobilisti. Le cattive notizie, che invece piacciano ai genitori, riguardano l'abuso di alcol e droghe. Le nuove regole introducono la tanto auspicata tolleranza zero, voluta sia dalle parti politiche che sociali, intervenute nei mesi scorsi attraverso le associazioni a tutela dei consumatori e degli automobilisti. Le multe più severe riguardano chi nei primi tre anni di patente viene pizzicato con un tasso alcolemico superiore allo zero e chi guida per professione. In questi casi, la sanzione ammonterebbe a 155 euro che salirebbero a 310 euro se si provoca un incidente. Per tutti gli altri automobilisti, rimane il limite europeo dello 0,5 con pene che prevedono: tra lo 0,5 e lo 0,8, una multa da 500 a 2.000 euro e sospensione della patente da 3 a 6 mesi (sanzioni che raddoppiano in casi di incidente e fermo amministrativo del veicolo per 180 giorni); tra lo 0,8 e l'1,5, c'è il ritiro della patente, la sospensione fino a due anni, la multa da 800 a 3.200 euro (con incidente le pene raddoppiano e c'è in più il fermo di 180 giorni); sopra il limite di 1,5, c’è il ritiro immediato della patente con sospensione fino a due anni, multa da 1.500 a 6.000 euro, arresto da sei mesi a un anno e, se viene commesso un incidente, c'è il raddoppio della pena e la revoca della patente per 5 anni.Un'altra importante novità che potrebbe passare con il disegno di legge è costituita dal narco-test, che verrà affiancato agli etilometri e, se all’inizio verrà impiegato dalle forze dell'ordine in via sperimentale, diventerà in seguito uno strumento consueto su larga scala. In questo modo la polizia non dovrà più accompagnare il guidatore sospetto presso una struttura sanitaria per fare le analisi, ma potrà verificare in strada se una persona ha assunto sostanze stupefacenti con un semplice esame da effettuare con la saliva o il sudore.LIMITI DI VELOCITA' PIU' ALTI, MA MULTE SALATECosì com'è il disegno di legge prevede che sarà possibile elevare sulle autostrade il limite di velocità a 150 km/h, ma solo dove è presente il Tutor (una novità che ha già suscitato molte polemiche, tra cui l'allarme di Giordano Biserni, presidente dell'Asaps, che l'ha definita "uno schiaffo alla sicurezza"). Tuttavia, le sanzioni per chi corre troppo aumenteranno da 500 a 2.000 euro oltre i 40 km/h e da 779 a 3.119 oltre i 60 km/h, mentre diminuirà la decurtazione dei punti: -3 invece di 5 se si superano i limiti da 10 a 40 km/h, -5 invece di 10 da 40 a 60, -10 oltre i 60. Riottenere i punti per chi, nell’arco di un anno, ha effettuato tre violazioni gravi non contestuali con decurtazione fino a 5 punti sarà più difficile: raggiunti i -15 si è costretti a rifare l’esame teorico e la visita medica allo stesso modo di chi ha perso tutti i 20 punti.A proposito di Autovelox c'è poi un'altra considerazione da fare. Tra gli obiettivi della riforma, c'è infatti anche quello di eliminare l'interesse dei comuni a fare cassa con le multe. Innanzitutto l'apparecchio non dovrà più essere collocato "a sorpresa", ma dovrà essere posizionato nelle strade extraurbane a non oltre un chilometro dal segnale con il limite di velocità e gli introiti delle sanzioni andranno al proprietario della strada e non più a chi mette l'autovelox. In via di eliminazione anche la possibilità di noleggiare autovelox e apparecchi per infrazioni semaforiche, mentre i comuni potranno usare solo strumenti di loro proprietà o in leasing. Inoltre, gli enti locali che non dedicheranno al miglioramento della rete stradale almeno il 50% dei soldi degli automobilisti (come richiesto più volte dalle associazioni di categoria) subiranno un taglio del 3% nei trasferimenti statali.PEDONI E CICLISTI, DIRITTI E DOVERIIl disegno di legge all'esame della Camera, prevede per chi impedisce il passaggio dei pedoni sulle strisce, anche in caso di disabili, una decurtazioni dei punti della patente pari ad 8. Nuovi obblighi, invece, sono in arrivo per i ciclisti, che, dopo essere stati equiparati agli automobilisti per il rispetto del codice della strada, dovranno indossare i giubbotti catarifrangenti fuori dai centri abitati e in galleria.LE MULTE SI PAGANO "A RATE" Le nuove norme in discussione alla Camera prevedono alcune "agevolazioni" per le fasce più basse della popolazione. Chi ha un reddito inferiore a 10.628 euro e un importo finale da pagare sopra i 400 euro potrà chiedere la rateizzazione delle multe fino a 60 rate. Modificati anche i tempi per fare ricorso contro la sanzione (si passerà da 150 a 90 giorni), mentre per il recapito del verbale quando la contestazione è stata immediata ci vorranno cento giorni. Riguardo alla decisione sulla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, la competenza passerà dal giudice di pace al tribunale, che invece nei casi di sospensione della patente non potrà decidere direttamente per la revoca senza aver convocato la prefettura (ma solo se non ci sono state vittime).LA TARGA E LA "SCATOLA NERA"Nel disegno di legge viene reintrodotta la targa personale, il cui contrassegno non è legato al veicolo, ma alla persona, e, in via sperimentale, si pensa all'utilizzo di una "scatola nera" sui veicoli per cui è necessaria la patente di guida C, D o E, e del "casco elettronico" per chi viaggia su due ruote.CAPACITA' DI GUIDA: TRA SCUOLA, AUTOSCUOLA E... MEDICINAL'insegnamento dell'educazione stradale potrebbe diventare obbligatorio a scuola dal 2010, mentre le autoscuole potrebbero dover rispondere a determinati criteri di idoneità molto più severi degli attuali. Tra le novità in via di approvazione, c'è inoltre l'obbligo per il medico di segnalare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti se un suo paziente è affetto da una patologia che ne compromette la capacità di guida.GLI ANIMALITra mercoledì e giovedì, alla Camera si voterà anche per difendere gli animali dagli incidenti stradali. Al vaglio ci sono norme più severe per chi li investe, con l'obbigo per costui di fermarsi, soccorrerlo e chiamare un veterinario. Chi non lo farà sarà punibile con sanzioni che andranno da 78 a 1.559 euro.

domenica 12 luglio 2009

La giornata Online dura 36 ore



La ricerca realizzata da cisco systems
La giornata online dura 36 ore
Calcolando le operazioni compiute simultaneamente, il tempo della Rete risulta più lungo di quello reale.



La giornata digitale è un concetto a cui non siamo ancora abituati, una nuova unità di misura per calcolare la vita che, parallelamente a quella del mondo fisico, pulsa in Rete. Viene calcolata sommando tutte le operazioni compiute simultaneamente online. Quindi se mentre navigo in rete per un'ora, ascolto contemporaneamente della musica su LastFm, le "ore rete" sono due, quelle "vita" una. Lo stesso avviene se parlo al cellulare mentre aspetto che si carichi un video su YouTube. Oggi la giornata digitale dura 36 ore, mentre nel 2013 sarà lunga il doppio di quella analogica. Benché il sistema di misurazione sia poco noto, rende molto bene l'idea di quanti dati transitino su internet. È questo uno di risultati della ricerca Visual Networking Index realizzata da CiscoSystems elaborando dati di analisti indipendenti. Il traffico IP globale, che oggi equivale a 9 exabyte al mese (un exabyte – EB - è un miliardo di gigabyte), tra cinque anni arriverà a 56 EB mensili, quasi uno Zettabyte all'anno. Crescita costante e indifferente alla crisi. O meglio con la crisi, come spiega al corriere.it Stefano Venturi, amministratore delegato di Cisco Italia, il traffico una relazione ce l'ha: «La crisi ha ridotto tutti i consumi tranne il traffico Ip, che cresce costantemente, e dalla crisi la vita digitale può avere un accelerazione se solo riusciamo a trasformare le magnifiche possibilità che oggi sono per pochi in applicazioni di massa». CRESCE L'ORIENTE – Il boom del traffico Ip ha però accenti orientali, visto che in Asia aumenterà due volte più velocemente rispetto a Europa e Nord America. In parte perché in Estremo Oriente c’è maggior margine di crescita, un po' perché in Occidente gli investimenti sulle infrastrutture si fanno meno remunerativi a stretto giro di posta e sembra mancare una visione lungimirante. Soprattutto in Italia, dove il digital divide negli ultimi anni non è stato più ridotto. «In Italia c’è una grossa carenza a livello di Rete – concorda l'ad - siamo vittime di un digital divide reale che impedisce di poter usufruire di servizi evoluti, e soprattutto rende inapplicabile l'erogazione di prestazioni da parte della Pubblica Amministrazione. Serve maggiore consapevolezza tra gli utenti, in modo tale che spingano istituzioni e operatori a garantire l'accesso in banda larga come diritto universale. Il Paese deve porsi il problema di realizzare una rete non solo veloce in download, ma anche in upload visto che il web sta diventando sempre più basato sui contributi degli utenti. I Paesi che avranno una bassa velocità di upload avranno un livello di partecipazione minore». E l'Adsl, che utilizza ancora il vecchio doppino in rame, porta la banda larga nelle case della maggior parte degli italiani con forti asimmetrie tra download e upload, rendendo internet più simile a un televisore on demand che a uno strumento collaborativo. Quindi ci vuole la fibra ottica, specialmente per i servizi di social networking e l’e-democracy. «Internet nella sua prima stagione ha disintermediato l'accesso all'informazione, adesso il nuovo salto chiamato 2.0 è quello verso l'interazione tra individui attraverso il social networking». Insomma dalla disintermediazione dell'accesso alle informazioni a quella dell'accesso alle persone e alle attività altrui. FILE SHARING - Curiosando nelle tabelle e nei grafici della ricerca, si scopre che, nonostante tutte le politiche adottate dall'industria dell'intrattenimento, il file-sharing continuerà a essere l'applicazione più usata, e sarà sempre più una condivisione di video. «Il file sharing nonostante tutto crescerà ancora, d'altronde l’industria deve adeguarsi al fatto che un sistema di copyright valido per il mondo fisico di atomi non è adatto a un mondo fatto di bit», prosegue Venturi. Il novanta per cento di tutto il traffico Ip – compreso anche quello dell'internet delle cose – sarà costituito da video, che verranno visualizzati sugli 0,2 metri quadrati di schermo digitale che tra smartphone, pc e tv, ogni abitante del pianeta possiederà nel 2013. Infrastrutture permettendo è questo quello che ci attende.CRISI E CORAGGIO - La crisi aguzza l’ingegno e aiuta a prendere decisioni che in epoca di vacche grasse per comodità si tende a rinviare. «Le crisi segnano generalmente delle discontinuità nelle economie, in alcuni settori industriali e nel modo di lavorare – conclude Venturi - Non ha molto senso che oggi le strade siano sempre più trafficate quando ci sono strumenti che permettono di ridurre le distanze passando per la Rete». Il riferimento alla videocomunicazione – sia che si presenti sotto le forme della sofisticata telepresenza che delle più leggere videoconferenze da dispositivi mobili – è chiaro, e quasi dovuto visto che le soluzioni Cisco in materia sono le più diffuse in ambito business. La dimostrazione di quanto sia valida a risparmiare tempo ed emissioni di Co2 è il fatto che sostituendo le trasferte dei propri dipendenti con la telepresenza la sola Cisco ha risparmiato 786mila tonnellate di Co2 in un anno, tagliando il 70 per cento dei voli aerei. Non di sola videocomunicazione però vivrà l'homo digitalis del prossimo futuro, ma anche di tutte gli altri servizi che le tecnologie abilitano e che sono orientati verso la collaborazione a distanza su qualsiasi dispositivo e attraverso qualsiasi rete (fissa e mobile).

venerdì 10 luglio 2009

Google nuovo browser


A due giorni dall’annuncio di avere in programma lo sviluppo di un nuovo browser, l’evoluzione di Chrome, l’azienda della Silicon Valley lancia un nuovo strumento di Google immagini che permetterà agli utenti di recuperare e soprattutto potere utilizzare gratuitamente immagini senza preoccuparsi dei diritti d’autore. Infatti le immagini pubblicate su internet saranno sottoposte a termini di utilizzo da parte degli autori stessi, indicando come esse possano essere, o meno, modificate da terzi.Questa funzionalità aggiuntiva permetterà agli utenti di restringere la ricerca solo a foto, ritratti o disegni taggati in possesso di licenze creative Commons. Tutto ciò faciliterà il recupero solo di immagini condivisibili, utilizzabili e modificabili, comprendendo anche lavori taggati con licenze GNU free documentation o di pubblico dominio.Per applicare questa funzione basta entrare nella pagina principale del motore di ricerca, cliccare a destra nella home page di Google Immagini nella sezione ricerca avanzata e spostandosi su “diritti di utilizzo” si otterranno solo le immagini già contrassegnate e che possono essere totalmente riutilizzate. In questo modo selezionate le immagini da pubblicare basterà verificarne le informazioni di licenza.