lunedì 22 giugno 2009

Abruzzo - Centro Storico riaperto


La riapertura del centro storico, anche se per il breve tratto dalla villa comunale a piazza Duomo, ha innescato un sentimento di speranza in molti aquilani: a due mesi e mezzo dal sisma che ha messo in ginocchio una città ed un intero territorio, in oltre 500 hanno percorso il varco aperto da oggi tutti i giorni dalle 11 alle 22, messo in sicurezza con stabili impalcature e copertura in legno, lungo corso Vittorio Emanuele per raggiungere piazza Duomo. Almeno per qualche istante si è dimenticato l'incubo del terremoto e riassaporata la normalità perduta rivivendo piazza Duomo, cuore del centro storico, come ai bei tempi, quando la domenica era il luogo del ritrovo e del relax. Per molti è stato il primo passo per la riattivazione di alcuni esercizi commerciali. Alla riapertura del centro storico ha presenziato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, abruzzese originario di Avezzano (L'Aquila), inviato dal premier in sua vece per l'importante occasione. Letta, applaudito, ma anche raggiunto da qualche fischio, ha difeso l'azione del governo "i lavori avviati dimostrano l'impegno del governo" e quella sul campo del capo della protezione civile nazionale, Guido Bertolaso, "ingiuste ed ingenerose le critiche, tenetevelo caro", confermando che la città sarà ricostruita e tornerà a volare. Prospettive confermate da Bertolaso - "stiamo facendo di tutto per far tornare l'Aquila alla normalità" - il quale però ha sottolineato che "per restituire il centro storico agli aquilani non saranno forse sufficienti cinque anni". Il capo della protezione civile, applaudito da molti, ha ricordato che il suo ruolo è di commissario per l'emergenza e quindi sarà all'Aquila fino alla consegna delle chiavi delle case antisismiche ovvero alla fine dell'anno. Complice la mattinata di sole, che ha dato una tregua al maltempo poi tornato nel pomeriggio, si sono viste intere famiglie anche con il cane al seguito, mamme con passeggini e carrozzine, anziani e molti giovani. E nonostante le ferite ancora nettamente visibili, l'emozione è stata tanta. Ma poi la contingenza ha ripreso il sopravvento ed allora sono state molte le istanze poste a Letta e Bertolaso: su tutte, la richiesta di più soldi per ricostruire tutto. Secondo Letta, per il quale le polemiche sono fuori luogo, la passeggiata di oggi deve essere intitolata "il cammino della speranza": "E' come dopo la guerra - ha spiegato - alla ripresa della vita economica italiana, alla vigilia di quello che fu definito il 'miracolo della ricostruzione'. Così fu intitolato il cammino della speranza: fu una specie di messaggio che spinse gli italiani a darsi da fare, così questa passeggiata mi piacerebbe che fosse intitolata 'il cammino della speranza' e che fosse il messaggio che diamo agli aquilani". Letta, dopo la visita nel centro storico di Tempera, frazione aquilana devastata dal sisma, ha pranzato con gli sfollati nella tendopoli del paese.

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