Ne avevo già parlato, ma le vacanze sono arrivate e fino a settembre l'estate non finisce.
In vacanza con Fido e Micio
Tante le strutture aperte agli animali
In Italia sono circa sei milioni i cani di proprietà, ospitati da un piccolo esercito di circa 5 milioni di famiglie: a questi si aggiungono quasi altrettanti gatti, per la precisione 5.9 milioni che vivono nelle case di almeno 4 milioni di famiglie. Complessivamente, "dunque sono oltre 9 milioni le famiglie italiane che vivono con almeno un animale domestico. Senza contare gli innumerevoli pesci, criceti, uccelli e altri animali domestici ancora. Per tutti loro si pone il problema di trovare una soluzione estiva per il proprio amico del cuore che faccia salve le vacanze del padrone e il benessere della bestiola.
Sono per fortuna in aumento le strutture turistiche aperte agli animali, in particolare i diciottomila agriturismi sparsi in tutto il Paese che, nella metà circa dei casi, sono pronti ad ospitare cani e gatti. E' quanto afferma Coldiretti in riferimento alla denuncia dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) sulla mancanza di strutture di accoglienza per i due milioni di famiglie che andranno in vacanza con i propri animali. Le strutture che in campagna sono in grado di garantire ospitalità agli animali domestici non mancano, anche se è bene concordare le modalità dell'ospitalità, anche in relazione agli animali dell'azienda agricola e alle esigenze degli altri ospiti.
A differenza di quanto accade in molti alberghi, pensioni e camere in residence - evidenzia la Coldiretti -, in alcuni agriturismo i cani possono addirittura in alcuni casi restare in camera con i loro padroni, godendo anche di piccole comodità come lettini, cucce confortevoli, acqua fresca e cibo di qualità. Alcune aziende agrituristiche - conclude Coldiretti – offrono anche autentici corsi di addestramento riservati sia ai cani da compagnia, sia a quelli per la ricerca di tartufi o per la guardia.
Secondo Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Aidaa, Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente, solo un quinto circa delle famiglie pronta a partire in compagnia di Fido e Micio potrà soddisfare il proprio desiderio: le strutture alberghiere e i camping che accettano senza riserve gli animali domestici, anche se sono raddoppiate negli ultimi due anni, sono ancora troppo pochi e con tipi di trattamento non omogeneo. Ad esempio molte strutture sono aperte solo ai cani di piccola taglia. Va ancora peggio per quanto riguarda le spiagge pubbliche e private e non poche difficoltà si incontrano anche a viaggiare con un animale su treni, aerei, traghetti e altri mezzi di trasporto pubblico.
“Si tratta di un fenomeno non ancora valutato nella sua importanza – spiega Lorenzo Croce - Noi crediamo sia giunto il momento di creare un vero e proprio movimento delle famiglie con animali per fare in modo che insieme possano ottenere maggiori diritti per sé e per i loro amici a quattro zampe. Ecco perché torniamo a chiedere a gran voce (anche con una raccolta di firme, che mira a raggiungere quota 10mila entro giugno, ndr) che almeno il 10% delle spiagge libere sia attrezzato per poter ospitare i bagnanti con i loro animali”.
Tante le strutture aperte agli animali
In Italia sono circa sei milioni i cani di proprietà, ospitati da un piccolo esercito di circa 5 milioni di famiglie: a questi si aggiungono quasi altrettanti gatti, per la precisione 5.9 milioni che vivono nelle case di almeno 4 milioni di famiglie. Complessivamente, "dunque sono oltre 9 milioni le famiglie italiane che vivono con almeno un animale domestico. Senza contare gli innumerevoli pesci, criceti, uccelli e altri animali domestici ancora. Per tutti loro si pone il problema di trovare una soluzione estiva per il proprio amico del cuore che faccia salve le vacanze del padrone e il benessere della bestiola.
Sono per fortuna in aumento le strutture turistiche aperte agli animali, in particolare i diciottomila agriturismi sparsi in tutto il Paese che, nella metà circa dei casi, sono pronti ad ospitare cani e gatti. E' quanto afferma Coldiretti in riferimento alla denuncia dell'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) sulla mancanza di strutture di accoglienza per i due milioni di famiglie che andranno in vacanza con i propri animali. Le strutture che in campagna sono in grado di garantire ospitalità agli animali domestici non mancano, anche se è bene concordare le modalità dell'ospitalità, anche in relazione agli animali dell'azienda agricola e alle esigenze degli altri ospiti.
A differenza di quanto accade in molti alberghi, pensioni e camere in residence - evidenzia la Coldiretti -, in alcuni agriturismo i cani possono addirittura in alcuni casi restare in camera con i loro padroni, godendo anche di piccole comodità come lettini, cucce confortevoli, acqua fresca e cibo di qualità. Alcune aziende agrituristiche - conclude Coldiretti – offrono anche autentici corsi di addestramento riservati sia ai cani da compagnia, sia a quelli per la ricerca di tartufi o per la guardia.
Secondo Lorenzo Croce, presidente nazionale dell’Aidaa, Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente, solo un quinto circa delle famiglie pronta a partire in compagnia di Fido e Micio potrà soddisfare il proprio desiderio: le strutture alberghiere e i camping che accettano senza riserve gli animali domestici, anche se sono raddoppiate negli ultimi due anni, sono ancora troppo pochi e con tipi di trattamento non omogeneo. Ad esempio molte strutture sono aperte solo ai cani di piccola taglia. Va ancora peggio per quanto riguarda le spiagge pubbliche e private e non poche difficoltà si incontrano anche a viaggiare con un animale su treni, aerei, traghetti e altri mezzi di trasporto pubblico.
“Si tratta di un fenomeno non ancora valutato nella sua importanza – spiega Lorenzo Croce - Noi crediamo sia giunto il momento di creare un vero e proprio movimento delle famiglie con animali per fare in modo che insieme possano ottenere maggiori diritti per sé e per i loro amici a quattro zampe. Ecco perché torniamo a chiedere a gran voce (anche con una raccolta di firme, che mira a raggiungere quota 10mila entro giugno, ndr) che almeno il 10% delle spiagge libere sia attrezzato per poter ospitare i bagnanti con i loro animali”.
Nessun commento:
Posta un commento