domenica 7 giugno 2009

Usa Cowboy Vince 232 Mil.di Dollari


Il giovane: «ringrazio il signore»
Usa, cowboy baciato dalla fortunaVince 232 milioni di dollari alla lotteria
Aveva comprato un biglietto da 15 dollari. «Non sprecherò questa fortuna»
PIERRE (Dakota del Sud) - A raccontarla, la storia di Neal Wanless sembrerebbe il copione di un film. Sembrerebbe però, perché in realtà è accaduta sul serio. Lui, Neal, è un povero cowboy 23enne del South Dakota. Uno che faticava ad arrivare a fine mese con i guadagni della sua attività nel ranch di famiglia, in uno degli angoli più remoti e poveri del Paese, fino a quando la fortuna non ha deciso di bussare alla sua porta. Il giovane, infatti, ha vinto uno dei bottini più ricchi della storia della lotteria: 232 milioni di dollari (oltre 166 milioni di euro) con un biglietto da appena 15 dollari acquistato a Winner. Il 23enne Neal Wanless, con indosso il suo inseparabile cappello texano nero, ha incassato l’assegno gigante venerdì nel corso di una mega cerimonia.
Il 23enne Neal Wanless (Ap)«NON SPRECHERÒ QUESTA FORTUNA» - Single, Neal vive con la madre e il padre nella fattoria di famiglia da 130 ettari a Todd County, vicino a Mission: ora il suo sogno è acquistare un appezzamento un po’ più grande, ricompensare la gentilezza di chi nel tempo ha voluto bene e ha aiutato i suoi familiari, e soprattutto spendere la sua fortuna con saggezza. «Voglio ringraziare il Signore per avermi dato questa opportunità, donandomi questa enorme fortuna. Non la sprecherò» ha promesso il 23enne. Wanless ha comparto il biglietto fortunato da 15 dollari in un supermarket di Winner, dove si trovava per comprare mangime per il suo bestiame. Tenendo conto delle detrazioni fiscali, gli rimarranno in tasca 88,5 milioni di dollari (oltre 63 milioni di euro). Si tratta di una cifra esorbitante, se si pensa che vive nella contea di Todd, giudicata nel 2007 dall’ufficio del censo americano la settima più povera del Paese. Il padre di Neal, Arlen Wanless, negli ultimi anni era stato costretto a comprare e rivendere pezzi di metallo per riuscire ad arrotondare, ma era caduto in disgrazia dopo il crollo del prezzo del ferro.

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