domenica 21 giugno 2009

Pic-nic passione d'Estate


Pic nic, passione d’estate
Un momento di benessere e … di galateo
Una giornata nella natura, un fine settimana al mare, o anche semplicemente una gita fuori porta: sono tutte occasioni in cui il pic nic è il modo ideale per consumare il pasto, per trascorrere un momento di piacevole e conviviale compagnia senza perdere neppure un attimo della giornata all'aria aperta. La merenda sull'erba o in riva all’acqua non è però sinonimo di pasto affrettato e poco godibile: anzi, è un rito che gli italiani riscoprono con piacere e a cui vale la pena dedicare qualche cura, per ottenere il massimo della soddisfazione da una "pausa pranzo" tutta all’insegna dello star bene.
E’ questa la filosofia della wellness cucina, la tendenza che coniuga il piacere dei sapori a un benessere a tutto campo, che investe anche gli aspetti fisici ed emozionali del buon mangiare. Wellness cucina è anche il titolo di un magazine on line dedicato a chi vuole trasformare la stanza in cui si preparano e si consumano i pasti nel centro sociale di casa; ora ci propone le linee guida del pic-nic perfetto, curato come un pasto vero e proprio e insieme rito informale del plein air. Il pic nic, un evergreen che trova le sue origini già nel 1600, resta ai giorni nostri un momento in cui ritrovare il benessere psicofisico dovuto al buon cibo, al divertimento e all’allegra compagnia. Innanzi tutto bisogna dimenticare l’idea che la merenda all’aperto sia un pasto frugale e da consumare in fretta, per non perdere neppure un istante del tempo libero della giornata festiva. Il buon pic nic deve rispettare tutte le norme della buona e sana nutrizione, utilizzando tutti gli alimenti che preferiamo consumare a tavola, ferme restando le necessità legate al fatto di dover trasportare gli alimenti e consumarli in modo necessariamente… sportivo.

Non solo panini e tramezzini, dunque, ma anche un primo freddo, piccole pietanze, verdure e frutta in abbondanza, un dessert goloso da consumare con piatti e posate usa e getta, o anche direttamente con le mani.
Anche se il picnic è un momento d'incontro assolutamente informale, esistono comunque delle norme di galateo a cui è bene attenersi scrupolosamente. Come consiglia la sacerdotessa del Bon Ton Barbara Ronchi della Rocca, "è un errore credere che un'occasione così non conosca regole. Indipendentemente dallo stile (casereccio o raffinato), in realtà ci sono sempre alcuni ‘no’: vestiamoci in modo pratico, così da poterci sedere senza preoccupazioni e senza dare scandalo ai dirimpettai, non togliamoci le scarpe se abbiamo camminato per più di cinque minuti, provvediamo che i cibi si possano mangiare agevolmente con le mani, senza colare sughi e olio dappertutto. E naturalmente, portiamoci via tutti gli avanzi, biodegradabili e non".Fondamentale è la preparazione del cesto, che costituisce un importante momento di aggregazione costruttivo e divertente, un modo nuovo per ritrovare l’unione e l’armonia della famiglia: stesso peso ha anche la preparazione della "tavola", anche se improvvisata. I colori della coperta e delle stoviglie, seguendo anche le indicazioni della cromoterapia, devono ispirarsi ai colori vivaci: quest’anno sono particolarmente in voga il verde acceso o il lilla.

Infatti, consiglia ancora Barbara Ronchi della Rocca, la cosa fondamentale da ricordarsi è la scelta del telo, “se si preferisce la semplicità bucolica ve la caverete benissimo con la classica tovaglia-plaid a quadretti su cui disporre pane e salame, formaggi vari e polli arrosto su piatti di carta. Da bere, acqua minerale e un buon vino rosso leggero. Se aspirate al top della raffinatezza, copiate la festa di maggio a Glyndebourne, nel Sussex, il pic nic più elegante del mondo: prima di assistere al concerto di musica classica, uomini in smoking e signore in lungo tirano fuori dal baule delle Rolls i cestoni di vimini finto rustico con piatti di porcellana, posate d’argento e tovaglie di lino. Il menu? Quiche lorraine, foie gras, prosciutto S. Daniele e le immancabili bottiglie di champagne a temperatura ideale nell’acqua del laghetto. A tutti consiglio anche dei contenitori da frigo con verdure crude già lavate e tagliate ‘a misura di boccone’, e frutta fresca da mangiare con le mani: albicocche, ciliegie, prugne, uva”.Per quanto riguarda l’allestimento della “tavola”, invece, cono ci sono particolari indicazioni dal galateo. Spiega Barbara Ronchi della Rocca: “Piatti e posate vanno ridotti al minimo. Ogni partecipante si siede come e dove vuole, prendendosi uno o più piatti di carta, un bicchiere, eventualmente una forchetta (per insalate di pasta o di riso, o frittate). Non dovrebbero esserci coltelli individuali, e anche il pane deve essere portato già affettato, avvolto in carta d’alluminio per mantenerlo morbido”.E per concludere un picnic in perfetto stile Wellness Cucina non bisogna dimenticare di portare un pallone, per divertirsi tutti insieme e allo stesso tempo fare un po’ di moto dopo il pranzo per smaltire le calorie del pasto e lo stress della settimana.

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