Qui L'Aquila, un mese dopo: Quotidiano.net per i terremotati, con capoluogo.it
L'Aquila, un mese dopo - La cucina da campo, aperta dentro il quartier generale della Guardia di Finanza, l'avevano chiamata "Malgrado tutto". Nomen omen, in un posto, in una terra, chiamata a resistere, a sopravvivere, a ricominciare, malgrado tutto. Malgrado il terremoto, 298 morti, 1.500 feriti, 65 mila senza tetto, una città, una regione, un Paese sotto choc. Visitare i luoghi del sisma un mese dopo, vuol dire fare molte cose. Significa capire, vedere, soffrire, inchinarsi, infuriarsi, rimpicciolire. Capire che cosa è stata questa immane tragedia. Vedere i posti, le case, le macerie. Soffrire insieme con chi ti accompagna, ti spiega, ti racconta ciò che è stato, come è stato. Inchinarsi di fronte al coraggio e alla dignità degli abruzzesi che non piangono, non si commiserano, non imprecano, ma lavorano, sgobbano, sperano. Infuriarsi quando vedi case costruite poco fa che si sono sbriciolate o sono implose o si sono sedute sui pilastri che dovevano sorreggerle contro ogni sisma. Rimpicciolire di fronte alla grandezza d'animo di questa gente che non molla, all'incredibile bravura e alla totale dedizione dei soccorritori, della Protezione Civile, delle forze dell'ordine, dei volontari, di tutti quelli che sono qui e non parlano. Fanno. Due settimane fa, Federico Marturano, amministratore delegato di Monrif net, la società editrice di Q.net, riceve una mail dal cuore del cratere. La scrive Roberta Galeotti, direttore editoriale di .ilcapoluogo.it, giornale on line dell'Abruzzo: la sua sede si trovava in via Sallustio, nel centro dell'Aquila. Non c'è più, come non ci sono più i collaboratori del sito. La sua famiglia è viva per miracolo, ora è sfollata in un residence di Roseto. A curare il sito che, di ora in ora, diventa sempre più prezioso e moltiplica i contatti in misura esponenziale, sono rimaste in due: Roberta e Maria Cattini, il direttore. Tanto più parli con loro, tanto più leggi ciò che scrivono, quanto più hai l'impressione che siano due watchdog, come direbbero gli inglesi, due cani da guardia della gente di qui che vuole sapere, capire, conoscere. Ciò che è accaduto, ciò che accadrà. Due donne, due colleghe, due persone per bene che non si sentono né eroine né martiri: semplicemente, vogliono continuare a vivere facendo il loro mestiere con impegno civile nell'interesse della comunità alla quale appartengono. La mail di Roberta è chiara, semplice. Va dritta al nocciolo della questione. "Abbiamo letto di ciò che la Poligrafici Editoriale sta facendo per i terremotati, della sottoscrizione aperta dalle sue testate, di Quotidiano.net e del suo consorzio Italia News: abbiamo bisogno di aiuto. Ce lo date?". Sì. Il viaggio in Abruzzo nasce da qui. Onna, Bazzano, L'Aquila sono le tre tappe di un itinerario della memoria e della concretezza. Quotidiano.net affianca .ilcapoluogo.it che, proprio oggi, lancia l'Operazione Trasparenza: informare chi aiuta i terremotati, come, dove, quando, perchè; quali siano la provenienza e la destinazione dei fondi; quanto tempo ci vorrà perchè la ricostruzione cominci e finisca. Guardi la neve sul Gran Sasso e speri che quando arriverà l'autunno non ci siano più tendopoli. E capisci che questa è gente vera. Gente forte.
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