Le regole d’oro della tintarella
Cinque norme per il bagno di sole
Questo anticipo d’estate accende la voglia di tintarella, per liberare la pelle del colore spento dell’inverno e per sfoggiare subito i vestiti estivi con un bel colorito dorato. Gli esperti però ammoniscono: guai a lasciarsi prendere dall’euforia, con il rischio di riportare danni anche seri alla pelle e agli occhi a causa di una esposizione sconsiderata ai raggi solari. Abbronzatura sì, ma con giudizio, dunque.
E’ questo il messaggio che lancia il professor Leonardo Celleno, ordinario di Dermatologia all'Università Cattolica di Roma. "La nostra pelle e il nostro organismo sono impreparati a un bagno di sole eccessivo” spiega l'esperto. “Il sole abbassa le difese immunitarie e come conseguenza si ha spesso l'esplosione dell'herpes virale, un virus sempre presente nel nostro organismo che viene scatenato proprio dalla sovraesposizione al sole. Ma ci possono essere anche danni maggiori”. L’esperto ricorda che un’esposizione eccessiva, oltre a scottature ed eritemi può causare l’alterazione delle cellule della pelle, con formazione di macchie e possibile insorgenza di tumori.
In questo periodo il sole “scotta” meno che in agosto, ma è altrettanto pericoloso. Se in piena estate si diventa “rossi” in 20 minuti, spiega l’esperto, oggi ne occorrono 30-40, ma alla fine l'effetto sarà lo stesso. In più, alla fine di maggio il nostro corpo viene da mesi di mancata esposizione ed è ancora impreparato all’azione dei raggi ultravioletti. Per questo occorre seguire cinque regole d’oro per un corretto “uso del sole”.
1 - Il primo consiglio riguarda i bambini al di sotto dei 2 anni. Per loro il bagno di sole è assolutamente da evitare. I piccolini non devono essere esposti ai raggi solari senza vestiti, in particolare nelle ore centrali quando il sole è allo zenit: per loro servono anche in spiaggia abitini abitini leggeri, di fibra naturale. 2 - Usare sempre una crema solare per proteggersi, con numero tanto più alto quanto più chiara è la pelle. 3 – Fare attenzione agli occhi. I radicali liberi prodotti dall'esposizione ai raggi ultravioletti danneggiano la pelle, ma anche le cellule della retina, per cui è importantissimo indossare occhiali da sole con buone lenti. Meglio evitare quelli da pochi soldi e di qualità non controllata, che possono creare danni alla vista. 4 - Esporsi al sole con estrema attenzione se si assumono farmaci, soprattutto quelli per il cuore o le donne che prendono la pillola anticoncezionale. Il sole, infatti, può reagire con queste sostanze sistemiche creando fastidiosissime fotodermatiti.
5 – Prestare attenzione all'ambiente e alle sostanze presenti in natura che possono combinarsi con i raggi solari. Spiega l’esperto: “Penso alle meduse che in questi giorni infestano i mari italiani. Il loro liquido urticante provoca bruciature che devono rimanere coperte finché non guariscono, altrimenti sulla parte del corpo venuta in contatto con quel celenterato rimarrà una macchia scura. Ma bisogna stare attenti anche ai pollini e ad alcune resine, come il latte di fico, che possono dare reazioni fototossiche”..
Si tratta di norme piuttosto semplici che vengono ripetute tutti gli anni da medici e dermatologi. Eppure gli italiani, davanti al desiderio di un bel colore ambrato, perdono letteralmente la testa e, in otto casi su dieci, ignorano ogni prudenza. E per preparare la pelle al sole è buona norma fare il pieno di alcuni alimenti ricchi di vitamina A, come carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche che aiutano a combattere l'afa e favoriscono la tintarella.
Cinque norme per il bagno di sole
Questo anticipo d’estate accende la voglia di tintarella, per liberare la pelle del colore spento dell’inverno e per sfoggiare subito i vestiti estivi con un bel colorito dorato. Gli esperti però ammoniscono: guai a lasciarsi prendere dall’euforia, con il rischio di riportare danni anche seri alla pelle e agli occhi a causa di una esposizione sconsiderata ai raggi solari. Abbronzatura sì, ma con giudizio, dunque.
E’ questo il messaggio che lancia il professor Leonardo Celleno, ordinario di Dermatologia all'Università Cattolica di Roma. "La nostra pelle e il nostro organismo sono impreparati a un bagno di sole eccessivo” spiega l'esperto. “Il sole abbassa le difese immunitarie e come conseguenza si ha spesso l'esplosione dell'herpes virale, un virus sempre presente nel nostro organismo che viene scatenato proprio dalla sovraesposizione al sole. Ma ci possono essere anche danni maggiori”. L’esperto ricorda che un’esposizione eccessiva, oltre a scottature ed eritemi può causare l’alterazione delle cellule della pelle, con formazione di macchie e possibile insorgenza di tumori.
In questo periodo il sole “scotta” meno che in agosto, ma è altrettanto pericoloso. Se in piena estate si diventa “rossi” in 20 minuti, spiega l’esperto, oggi ne occorrono 30-40, ma alla fine l'effetto sarà lo stesso. In più, alla fine di maggio il nostro corpo viene da mesi di mancata esposizione ed è ancora impreparato all’azione dei raggi ultravioletti. Per questo occorre seguire cinque regole d’oro per un corretto “uso del sole”.
1 - Il primo consiglio riguarda i bambini al di sotto dei 2 anni. Per loro il bagno di sole è assolutamente da evitare. I piccolini non devono essere esposti ai raggi solari senza vestiti, in particolare nelle ore centrali quando il sole è allo zenit: per loro servono anche in spiaggia abitini abitini leggeri, di fibra naturale. 2 - Usare sempre una crema solare per proteggersi, con numero tanto più alto quanto più chiara è la pelle. 3 – Fare attenzione agli occhi. I radicali liberi prodotti dall'esposizione ai raggi ultravioletti danneggiano la pelle, ma anche le cellule della retina, per cui è importantissimo indossare occhiali da sole con buone lenti. Meglio evitare quelli da pochi soldi e di qualità non controllata, che possono creare danni alla vista. 4 - Esporsi al sole con estrema attenzione se si assumono farmaci, soprattutto quelli per il cuore o le donne che prendono la pillola anticoncezionale. Il sole, infatti, può reagire con queste sostanze sistemiche creando fastidiosissime fotodermatiti.
5 – Prestare attenzione all'ambiente e alle sostanze presenti in natura che possono combinarsi con i raggi solari. Spiega l’esperto: “Penso alle meduse che in questi giorni infestano i mari italiani. Il loro liquido urticante provoca bruciature che devono rimanere coperte finché non guariscono, altrimenti sulla parte del corpo venuta in contatto con quel celenterato rimarrà una macchia scura. Ma bisogna stare attenti anche ai pollini e ad alcune resine, come il latte di fico, che possono dare reazioni fototossiche”..
Si tratta di norme piuttosto semplici che vengono ripetute tutti gli anni da medici e dermatologi. Eppure gli italiani, davanti al desiderio di un bel colore ambrato, perdono letteralmente la testa e, in otto casi su dieci, ignorano ogni prudenza. E per preparare la pelle al sole è buona norma fare il pieno di alcuni alimenti ricchi di vitamina A, come carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche che aiutano a combattere l'afa e favoriscono la tintarella.
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