L'Indagine
Figli o carriera? Il 72% è 'cuore di mamma'"Ma la madre che lavora fa bene ai bimbi"
Solo il 13,8% della mamme non rinuncerebbe alla 'scalata' sul lavoro se fosse posta davanti alla scelta. E l'80% denuncia: "Chiedetelo agli uomini: le risposte saranno capovolte"
Figli o carriera? Il 72% è 'cuore di mamma'"Ma la madre che lavora fa bene ai bimbi"
Solo il 13,8% della mamme non rinuncerebbe alla 'scalata' sul lavoro se fosse posta davanti alla scelta. E l'80% denuncia: "Chiedetelo agli uomini: le risposte saranno capovolte"
Oltre il 72% delle italiane se fosse posta davanti al dilemma figli o carriera sceglierebbe i figli e solo il 13,8% non rinuncerebbe alla carriera professionale. È quanto emerge dall’ Osservatorio cera di cupra sulle pari opportunità, uno studio realizzato dall’istituto di ricerca Dinamiche su un campione rappresentativo di oltre 1.000 donne italiane tra i 18 e i 65 anni.
L’80% delle donne italiane intervistate è convinto inoltre che se la stessa domanda fosse posta a un uomo l’esito verrebbe totalmente ribaltato. Sempre secondo i dati dello studio il 43% delle mamme italiane non ha usufruito di alcuna agevolazione per la nascita e la gestione dei figli, il 32% ha goduto di congedi parentali e il 25% lavora (o ha lavorato) part-time. Ma proprio il fatto di godere di queste congedi parentali ha creato dei problemi in ambito lavorativo: il 35% del campione sostiene infatti che ciò abbia inciso negativamente sulla carriera e il 23% che abbia guastato il rapporto con i colleghi.
Convinte per il 60% che per un bambino avere una mamma lavoratrice sia positivo per la crescita, e non potendo contare su un welfare che le tuteli, in questi anni le donne italiane hanno dovuto ricorrere all’aiuto dei nonni, indicati da circa il 47% del campione come le tate elettive. Al secondo posto gli asili nido (33%) e, forse per una ragione di costi, al terzo le baby-sitter (14%).
Convinte per il 60% che per un bambino avere una mamma lavoratrice sia positivo per la crescita, e non potendo contare su un welfare che le tuteli, in questi anni le donne italiane hanno dovuto ricorrere all’aiuto dei nonni, indicati da circa il 47% del campione come le tate elettive. Al secondo posto gli asili nido (33%) e, forse per una ragione di costi, al terzo le baby-sitter (14%).
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